by Maurizio Codogno (mau@beatles.cselt.stet.it)
{title: 4/3/1943}
{subtitle: Lucio Dalla}
[C][Am][C][G7]
Dice [C]che era un bell`uomo e veniva, veniva dal [G7]mare...
parlava un`altra lingua... perт sapeva a[C]mare;
e quel giorno lui prese a mia madre sopra un bel [G7]prato...
l`ora piщ dolce prima di essere ammaz[C]zato.[Am][C][G]
Cosм lei restт sola nella stanza, la stanza sul porto,
con l`unico vestito ogni giorno piщ corto,
e benchй non sapesse il nome e neppure il paese
m`aspettт come un dono d`amore fino dal primo mese.
Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma,
le strofe di taverna le cantт a ninna nanna!
E stringendomi al petto che sapeva di mare
giocava a far la donna con il [G7]bimbo da fasc[C]iare.[Am][C][Ab7]
E [Db]forse fu per gioco, o forse per [Ab7]amore,
che mi volle chiamare come nostro Si[Db]gnore,
della sua breve vita il ricordo, il ricordo piщ [Ab7]grosso
и tutto in questo nome che io mi porto ad[Db]dosso.
E ancora adesso che gioco a carte e bevo [Ab7]vino
per la gente del porto mi chiamo Gesщ Ba[Db]mbino.
E ancora adesso mentre bestemmio e bevo [Ab7]vino
per i ladri e le puttane io son Gesщ Bam[Db]bino.[Bbm][Db][Bbm][Db]